Istituito nel 1980 si estende per oltre 25.000 ettari tra le Valli Badia e Marebbe, la Val Pusteria e la Val di Landro, in una delle zone meno abitate dell’Alto Adige, su altipiani e rilievi della porzione settentrionale delle Dolomiti.

Caratteristica principale del territorio sono i fenomeni carsici, che si manifestano in tutte le forme: campi carreggiati, fenditure, pozzi e doline, in cui spesso si formano specchi d’acqua temporanei. La vegetazione, date le altitudini, è prevalentemente di conifere (abeti rossi, larici, pini mughi, cirmoli).

La fauna è varia e comprende specie che hanno bisogno di ambienti tranquilli e poco disturbati: caprioli, camosci, pernici bianche, galli forcelli e naturalmente marmotte, protagoniste delle leggende che animano i luoghi. Sono le marmotte, infatti, i più grandi alleati del leggendario popolo dei Fanes, saggi e pacifici abitanti di un regno incantato che finì in rovina a causa del matrimonio tra la sua principessa e un principe straniero.

Nella zona centrale del Parco, un’originale formazione rocciosa a gradini, chiamata Parlamento delle Marmotte, sarebbe il luogo in cui i roditori diedero riparo agli ultimi Fanes. Il posto più incantato rimane tuttavia il Lago di Braies, che ha origini del tutto naturali e per niente leggendarie.

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